IL GIOCO E LA SUA
EVOLUZIONE
Le
attività ludiche crescono e si modificano di pari passo con lo sviluppo
intellettivo e psicologico del bambino: inizialmente, nell'infanzia, il gioco
viene visto come l'attività principale e più diffusa, mentre crescendo viene
lasciato più da parte, previlegiando altre attività, anche se il gioco rimane
una tappa fondamentale nella vita di ogni uomo.
L'attività
ludica comincia già nei primi mesi di vita del bambino.
In
questa fase non si tratta esattamente di gioco vero e proprio, ma più di
attività imitative di carattere esplorativo e ripetitivo, rispetto a
situazioni reali.
I
primi giochi, infatti, vengono fatti con il proprio corpo e il corpo della
mamma: il bambino osserva la mamma, agita le mani e muove le gambe.
Queste
azioni hanno lo scopo di gratificare e arricchire il sé del bambino che si
sta formando e di conseguenza aiutarlo a distinguere il proprio sé dagli altri.
Si comincia a parlare di vera e propria attività ludica nel momento in cui il gioco funzionale si trasforma in gioco rappresentativo: quando il bambino inizia ad utilizzare funzionalmente gli oggetti.
Verso i 2 anni di vita il bambino inizia a prendere conoscenza della
separazione dalla mamma e quindi deve imparare a far fronte alle crisi di ansia
e d’abbandono.
E'
proprio in questa fase che subentra l’oggetto di transizione: un oggetto, un
giocattolo, che di solito viene regalato al bambino dalla principale figura di
accudimento (la mamma), il quale ha la funzione di rappresentala quando si assenta,
in modo da tranquillizzare e rassicurare il bambino.
Successivamente
iniziano a compiersi i primi giochi di socializzazione: il bambino si
dimostra interessato a giocare con gli altri.
Inizialmente
i giochi maggiormente prediletti sono quelli di imitazione dei ruoli, quindi il
prendersi cura della bambola, il gioco del dottore o del cuoco.
Poi vengono
intrapresi anche i giochi caratterizzati dalle regole che si svolgono in grande
gruppo, ad esempio nascondino o i giochi di società: questo fa si che il
bambino impari a stare con gli altri, e a rispettare le regole per garantire il
buon funzionamento del gioco.
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